Colonie
Di Loris Vescovo e Giorgio Olmoti
Regia: Claudio Moretti
Spettacolo di letture, musica, live painting
Saba Anglana: voce
Cora Steinsleger: danza, bodypainting
Claudia Grimaz: voce
Loris Vescovo: voce, chitarra
Ermes Maria Ghirardini: percussioni
Leo Virgili: chitarra elettrica, trombone
Cosimo Miorelli: live painting
Per riconoscere un proprio simile ci vuole memoria. Senza memoria scambiamo i nostri simili per sconosciuti, o peggio ancora per nemici, come se il nostro sistema immunitario emozionale fosse impazzito. Luoghi e volti diventano irriconoscibili. Ci si perde stando a casa propria.
Tutti i canti del mondo si riconoscono tra di loro e parlano – in lingue diverse- dello stesso uomo. Il canto e’ memoria, e ci indica la strada dell’empatia, perche’ la storia dei nostri simili e’ anche la nostra storia.
Claudia (Claudia Grimaz), in Colonie, è una quarantenne friulana, di Clauiano (Friuli). È cresciuta ascoltando storie e aneddoti di guerra e di violenze di tedeschi in Friuli raccontate dalla nonna, e alla fine –ironia della sorte- è emigrata proprio in Germania, dove vive a Berlino ormai da molti anni. Abeba (Saba Anglana) ha più o meno la stessa età, viene dall’Etiopia, e le storie di violenze di guerra raccontate da sua nonna vedono invece protagonista l’esercito italiano. Molti anni dopo, dopo un viaggio particolarmente avventuroso, Abeba sbarca proprio in Italia in cerca di lavoro. Lo troverà proprio nel piccolo paese di Clauiano, come badante di Rosa, la nonna di Claudia.
Le storie di Claudia e Abeba –e quelle delle loro nonne- si incontrano davanti alla chiesa di Clauiano teatro di un violento episodio di rappresaglia da parte dell’esercito tedesco. L’intreccio di storie ci porta lontano fino alla chiesa copta di Debre Libanos, in Etiopia. La memoria e la condivisione di quei traumi mai cancellati avvicineranno e uniranno per sempre il destino di Claudia, Abeba e delle loro famiglie.